Con Isgrò l’assenza da metafora diventa metonimia, luogo praticato dove effettivamente il linguaggio sostituisce il proprio contrario: l’assenza al posto della presenza, l’arte al posto del mondo. La circolarità del linguaggio artistico serve a Isgrò per porre in orizzonte il linguaggio stesso, nel senso che questo, finalmente, vela la propria interna intercambiabilità.
Achille Bonito Oliva, testo introduttivo al catalogo della mostra personale di Emilio Isgrò alla Galleria Blu, Milano, 1974.