Giovanni Pico della Mirandola (1463 - 1494), per la sua sapienza detto “la Fenice degli ingegni”, è uno dei protagonisti del Rinascimento. Le sue Conclusiones, pubblicate nel 1486, contengono un’ambiziosa silloge del pensiero universale. Al loro apparire provocarono scandalo. Vietate dalla Chiesa di Roma, furono il primo libro a stampa bruciato dall’Inquisizione. Giulio Busi, esperto di ebraismo, e Silvana Greco, sociologa della cultura, hanno avuto l’idea di far incontrare le Conclusiones con l’arte di Emilio Isgrò, uno dei grandi agitatori dell’Italia contemporanea.
Non una provocazione urlata, quella di Isgrò, ma un’ironia assidua, che irrita gentilmente da almeno cinquant’anni. Le cancellature di Isgrò, ovvero il suo nascondere per svelare, mette a soqquadro ed esplora non solo la parola o il sistema delle arti (poesia, immagini, teatro, letteratura, ecc.), ma l’intero modo di guardare al mondo con un diverso linguaggio, Le Conclusiones, cancellate e interpretate da Isgrò, sono un omaggio all’inquietudine del Quattrocento italiano, e una sfida per una rinascita dell’arte attraverso la critica e l’ironia. La mostra, allestita nel 2014 nelle antiche sale di Palazzo Bondoni Pastori di Castiglione delle Stiviere e a distanza di un anno, nel settembre 2015, all'Isitituto Italiano di cultura di Berlino, arriva ora al Palazzo Ducale di Genova, in occasione del festival L'altra metà del Libro.
Palazzo Ducale - sala Dogana
Piazza Matteotti 9, Genova
www.palazzoducale.genova.it
Inaugurazione: 12 novembre 2015 dalle ore 19.00
Durata della mostra: dal 12 al 15 novembre 2015
Ingresso libero