Tornabuoni Art Londra è lieta di annunciare la prima retrospettiva in Regno Unito dell’artista italiano Emilio Isgrò (n. 1937). Uno dei più grandi innovatori del linguaggio artistico del secondo dopoguerra in Italia, Isgrò offre una prospettiva del panorama artistico italiano diversa rispetto a quanto presentato in precedenza in Regno Unito. Tornabuoni coglie quest’opportunità per ampliare la sua ricerca, principalmente improntata sulle avanguardie italiane degli anni ‘50 e ’60, e analizzare il ruolo di una figura d’importanza cruciale per l’introduzione della “Poesia Visiva”, e precursore dell’arte concettuale internazionale sin dai primi anni ‘60.
Come si addice al capitolo londinese di questa retrospettiva itinerante tra Milano, Londra e Parigi, la mostra si aprirà con Encyclopedia Britannica, i cui 24 volumi furono cancellati da Isgrò nel 1969. L’installazione, di dimensioni e portata monumentali, è stata presentata da Tornabuoni ad Art Basel Unlimited 2016 e incarna perfettamente il concetto di “cancellatura”, una tecnica peculiare dell’artista che consiste nel colpire manualmente e accuratamente testi e immagini con inchiostro di china.
Isgrò realizzò le sue prime Cancellature nel 1964 e inizialmente esse suscitarono scandalo e disapprovazione da parte del pubblico. Malgrado ciò, d’allora l’interesse nei confronti dell’artista è stato sempre più crescente, come dimostrato recentemente dalla retrospettiva presso Palazzo Reale di Milano (2016) e dall’acquisizione da parte del Centre Georges Pompidou di Parigi di tre suoi lavori, che verranno esposti in Primavera 2017. Se le opere d’Isgrò sembrano evocare pratiche iconoclaste storiche e atti legati a censura e disinformazione, l’artista considera sempre le sue “cancellature” come un’azione artistica piuttosto che distruttiva. Infatti, invece che profanare la conoscenza e le opere d’arte, il proposito d’Isgrò è di “non distruggere la parola ma preservarla interrompendo il modo in cui la comunicano i mass media, poiché la svuotano di valore”. Cancellando le parole in una pagina, Isgrò mira a svincolarle dalle convenzioni grammaticali e sociali, per richiamare l’attenzione sul loro valore e liberarne i numerosi significati potenziali.
La mostra sarà accompagnata da un nuovo catalogo critico, pubblicato da Forma Edizioni e curato da Marco Bazzini, con testi di Luca Massimo Barbero, Andrea Bellini, Michele Bonuomo, Mathieu Copeland e dell’artista stesso. Il volume ritraccerà la carriera artistica di Isgrò e approfondirà ulteriormente i temi cruciali della sua ricerca.